Chi non sa cos’è la ginnastica posturale, potrebbe pensare che si tratti di una disciplina utile solo se si ha mal di schiena o se si è un po’ avanti con l’età. In realtà questa è una visione piuttosto riduttiva: la ginnastica posturale può essere avvicinata a discipline di potenza come lo yoga o il pilates, ovvero allenamenti non aerobici che puntano al benessere totale del fisico rafforzando quelle parti della muscolatura che aiutano a mantenere una postura corretta e a sorreggere tutto il corpo.
Per un fisico ben impostato
Con il termine postura si indica la posizione che assume il corpo nello spazio. Per azione della forza di gravità, infatti, alcuni dei nostri muscoli sono in continua contrazione per mantenere in equilibrio lo scheletro; la postura corretta è quella che assumiamo impegnando il meno possibile la muscolatura, sia quando siamo fermi sia quando corriamo, camminiamo, ci muoviamo durante il giorno per svolgere le nostre attività.
Ma a influenzare la nostra postura ci sono anche altri elementi, non solo espressamente meccanici: lo stress, i traumi fisici ed emotivi, le posizioni sbagliate che manteniamo seduti o in piedi durante il lavoro di tutti i giorni, la respirazione , gli squilibri dovuti a una dieta non adeguata al nostro fisico.
Tutti questi fattori si ripercuotono sulla nostra muscolatura provocando un aumento della sua contrazione che, se mantenuta troppo a lungo e ripetutamente in modo regolare, porta a degli accorciamenti muscolari che possono modificare persino la struttura scheletrica. Pensiamo ad esempio a scoliosi, iperlordosi o ipercifosi.
Ecco perché diventa importante che ognuno di noi impari a riconoscere tutte le variazioni del proprio corpo, in particolare quelle relative alla colonna vertebrale, ma anche degli arti superiori e inferiori. La ginnastica posturale è pensata proprio per raffinare questo tipo di percezione, attraverso la pratica di esercizi propriocettivi, di equilibrio e di rinforzo. Inoltre può migliorare la mobilità articolare mediante esercizi di mobilizzazione, migliorare l’elasticità muscolare grazie al loro allungamento e l’azione dei muscoli posturali agendo anche sulla respirazione.
A cosa serve la ginnastica posturale
In pratica, la ginnastica posturale non prevede esercizi dinamici, si basa piuttosto sulla capacità di mantenere una o più posizioni nel tempo, richiedendo lo sforzo e quindi l’allenamento di certi muscoli. Più che una ginnastica vera e propria, possiamo definirla una tecnica riabilitativa che elimina le tensioni favorendo l’allungamento muscolare, agendo in parallelo anche sulla respirazione.
Nel caso si soffra di patologie dichiarate, è meglio pensare a un programma individuale, dove un operatore specializzato interviene per sciogliere le tensioni in modo mirato e rieducare la postura. Se non ci sono situazioni difficili da risolvere, invece, l’obiettivo della ginnastica posturale è più che altro quello di far acquisire il costante controllo della naturale posizione del corpo in maniera armonica ed equilibrata. A trovare maggiore beneficio da un allenamento di questo tipo è proprio chi soffre di mal di schiena (rachialgia) o di dolori nel tratto lombare (lombalgia) dovuti all’assunzione di posture innaturali che il fisico comincia a tenere per compensare certe contrazioni muscolari.
Quando si deve fare la rieducazione posturale?
Mantenere un’elasticità muscolare attiva è molto importante. Se i muscoli si irrigidiscono e si accorciano, si può creare una forza che comprime l’articolazione e che nel tempo usura le strutture articolari.
In via preventiva, la ginnastica posturale si dimostra un allenamento specifico per tonificare i muscoli della schiena in grado di evitare o ridurre i rischi di lordosi, scoliosi e altre patologie tipiche della schiena.
La ginnastica posturale diventa invece altamente consigliata quando il dolore dovuto a tensioni muscolari in uno o più punti del corpo diventa troppo forte, oppure quando sono presenti deviazioni della colonna vertebrale o agli arti inferiori nei bambini o negli adolescenti. Infatti, mentre negli adulti queste deviazioni possono essere solo alleviate, nei soggetti in età evolutiva trova il suo massimo campo di applicazione.
In casi di patologie vere e proprie è importante ricordare che, prima di iniziare qualsiasi tipo di rieducazione, è necessario sottoporsi a un’indagine clinica e a una serie di test per verificare la situazione posturale. Un accorgimento che da un lato permette di ottenere un livello qualitativo migliore della rieducazione, dall’altro garantisce una maggiore efficacia nel tempo.
L’importanza di respirazione ed equilibrio
Nella ginnastica posturale, oltre alla struttura muscolare, si opera un lavoro profondo su due elementi che hanno molta influenza sulla postura. Uno è l’equilibrio. A tal fine si eseguono esercizi su piani instabili per sviluppare la percezione del corretto allineamento nella colonna vertebrale.
L’altro è la respirazione. Il principale muscolo inspiratorio è il diaframma, che si trova al centro del busto e separa il torace dall’addome. Questo muscolo si aggancia a livello lombare, pertanto il suo accorciamento può provocare una contrazione del tratto corrispondente della colonna. Gli stati emotivi ansiosi e nervosi ci portano ad accorciare il nostro respiro e di conseguenza a modificare il naturale assetto del diaframma. Se queste situazioni si ripetono spesso nel tempo, è possibile che la rigidità reiterata del diaframma alteri la postura sfociando in dolori osteo-muscolo-articolari. Gli esercizi sulla respirazione diaframmatica che si imparano durante la ginnastica posturale possono tornare utili per rilassare, anche in momenti non strettamente legati all’ora di lezione.